La scena si aprirà all'interno di un'aula universitaria, al termine di una lezione. Un alunno scenderà dai banchi e raggiungerà il professore per parlargli.
Courtney: Dottor Fontaine, potrei parlarle?
Harlan: Naturalmente, giovanotto.
Courtney: La sua lezione mi ha appassionato, dottore. La psichiatria sembra offrire enormi possibilità.
Harlan: Beh, grazie. Fa sempre piacere vedere che il proprio lavoro viene apprezzato. La mente è l'ultimo grande mistero della medicina. Sta pensando di specializzarsi, signor...
Courtney: Sheldon, Courtney Sheldon. Sono solo al secondo anno, dottore. Ho saltato il primo anno per via della mia esperienza durante la guerra.
Harlan: Ah.
Courtney: E' di questo che volevo parlarle. La nevrosi da guerra, il collasso di fronte all'orrore. C'è una cura?
Harlan: Io dico di sì. Nelle circostanze favorevoli. Il trauma obbliga la mente a chiudersi. A ritirarsi in se stessa. Possiamo cercare di sbloccarla attraverso una combinazione di terapia e trattamente farmacologico. L'ipnosi e la terapia sono armi potenti nelle mani giuste, Sheldon.
Courtney: Sono stato a visitare alcuni ragazzi all'ospedale dei veterani... un mio caro amico... sembra così distante... è come se fosse perso in un sogno...
Harlan: Ve la siete vista brutta insieme?
Courtney: Sì, dottore.
Harlan: Mi dia le sue generalità e farò una prognosi. Ho diverse cliniche a Los Angeles, Courtney Sheldon, e in cambio dell'aiuto che fornirò al suo amico dovrà venire a lavorare in una di esse durante il suo tempo libero. Quel poco che rimane a uno studente di medicina. Affare fatto?
Courtney: Altroché! Non so come ringraziarla.
Harlan: Non sto promettendo una cura, Courtney. Lo tenga bene a mente. Ogni medico ha dei pazienti che non può sperare di curare, a cui può solo facilitare il cammino verso la morte.
Qui di seguito potete visionare il video in formato 720p HD di tutti i filmati dei tredici giornali che dovremo raccogliere in L.A. Noire.